Di ritorno dalle vacanze estive, i filesharers italiani hanno trovato una brutta sorpresa: il sito svedese “pirate bay” oscurato da una ordinanza preventiva di un magistrato. Secondo la giustizia italiana, il popolare motore di ricerca colpevole di facilitare lo scambio di materiale protetto da copyright tra gli utenti della rete. E così, www.piratebay.com risulta inaccessibile dall’Italia. La restrizione viene goffamente realizzata imponendo a tutti i provider italiani di associare nei propri DNS (Domain Name Server) un indirizzo di rete diverso da quello realmente utilizzato da pirate bay. Tecnicamente, questo equivale a “oscurare” una utenza telefonica rimuovendo o alterando il numero sull’elenco. Per aggirare la restrizione sufficiente utilizzare un elenco diverso: nelle impostazioni della vostra connessione di rete, cambiate il server DNS e inserite l’indirizzo di OpenDNS, un server di risoluzione dei nomi pubblico e non legato ad alcun provider. Magicamente, tutti i siti “oscurati” con questa tecnica ritorneranno ad essere visibili.
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