By admin on 20 Marzo 2011
Ecco un passatempo estivo rilassante, istruttivo ed utile per chi ha l’attitudine al fai-da-te: la “woktenna”, ovvero “la cucina cinese incontra il wi-fi”. Sin dai primi tempi dell’introduzione delle reti telematiche senza fili gli smanettoni di tutto il mondo hanno escogitato vari sistemi per amplificare la portata del segnale radio delle proprie schede wi-fi, in modo da ottenere una ricezione migliore o per coprire un raggio più ampio, beccando punti di accesso sempre più distanti. Così, se volete condividere la connessione ad internet con un vostro dirimpettaio attraverso un ponte wi-fi, ma il segnale fatica ad arrivare, potete costruire un amplificatore utilizzando un barattolo di caffè , una vecchia parabola televisiva o una padella cinese “wok” per le fritture. Al solito, occorrono soltanto un po di pazienza, manualità e qualche elementare nozione di fisica delle onde.
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By admin on 20 Marzo 2011
La crittografia è l’arte (o la scienza) di camuffare un messaggio in modo da renderne inaccessibile il contenuto a destinatari non autorizzati. La crittananlisi viceversa, è la disciplina che focalizza la sua attenzione sul tentativo di infrangere un codice crittografico disvelando il messaggio da esso nascosto. Nel secolo scorso la battaglia tra crittografia e crittanalisi sembra essersi definitivamente conclusa con l’introduzione di una nuova generazione di metodi crittografici, matematicamente inviolabili. Truecrypt è un software di crittografia che usa i più moderni e sicuri algoritmi; chiunque abbia un valido motivo per nascondere una informazione da occhi indiscreti può affidarsi a truecrypt: il programma è open-source, semplicissimo da usare, ed è gratuitamente distribuito per i più diffusi sistemi operativi.
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By admin on 20 Marzo 2011
Julius Von Bismarck è l’inventore di un singolare marchingegno di sovversione mediatica: l'”image fulgurator“. Il dispositivo del barbuto ragazzo tedesco è in grado di inserire immagini nelle fotografie scattate da altre persone. Ad esempio, si potrebbe caricare il fulgurator con la foto di un caprone, puntarlo verso il papa la domenica mattina e, nel momento in cui un fedele userà il flash per scattare una foto al santo padre, il “folgoratore di immagini” proietterà per un istante la foto dell’animale su Joseph Ratzinger. Sviluppando la foto (o guardando nel display della fotocamera digitale) l’autore dello scatto vedrà sovrimpressa l’immagine del caprone a quella del papa. Paura eh? L’espediente tecnico, ben spiegato nel sito di Bismarck, basa la sua efficacia sulla fiducia che riponiamo nelle fotografie, sulla loro indiscussa oggettività. L’autore ne consiglia l’utilizzo in luoghi sacri, spot turistici, e nei posti in cui si svolgono eventi a connotazione politica.
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By admin on 20 Marzo 2011
Con il termine “ubiquitous computing” si intende indicare la crescente pervasività degli strumenti di calcolo automatico nella vita dell’uomo. I computer sono dappertutto e, recentemente, anche il confine simbolico del corpo è stato oltrepassato. I pacemaker di ultima generazione includono un microprocessore che ne gestisce il funzionamento, una memoria e un dispositivo di comunicazione a radiofrequenza. In presenza di una anomalia nel funzionamento del sistema cardio-circolatorio umano ospite, il pacemaker è in grado di rilevare l’evento, correre ai ripari, registrare l’accaduto e comunicarlo a un medico durante una visita. L’introduzione di sistemi telematici in ambiti così delicati dovrebbe comprendere adeguati meccanismi di sicurezza. Alcuni ricercatori americani sono riusciti a violare il sistema di un pacemaker, ottenendo pieno accesso alle informazioni in esso contenute e alterandone il funzionamento a distanza. In futuro una intrusione informatica potrebbe procurarci qualcosa in più di un batticuore.
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