Songsmith è l’ultima trovata dei laboratori software di Microsoft. Lo scopo del programma è la generazione automatica di suoni: fornendo un input visuale o sonoro, viene generata una musica che si adatta ai dati in ingresso. Ad esempio, cantando in un microfono sarà creata in tempo reale una base strumentale ritmicamente compatibile con la voce. Il programma pare funzionare molto bene, ma ascoltando i brani ottenuti con Songsmith si rimane con un distopico senso di inquietudine. Tutto ciò che passa per questo malvagio software viene trasformato in una rassicurante composizione easy listening. Qualcuno ha provato a dargli in pasto la parte cantata di “ace of spades”, un brano sporco, veloce e distorto dei Motorhead. Il risultato va ben oltre il festival di Sanremo. Agghiacciante. Un altro esperimento fornisce come input i dati della crisi finanziaria. L’output è come una allucinazione da prozac. Nel Terzo Reich, questo sarebbe l’unico strumento consentito per fare musica.
Categorie
Ascolti
- No recently listened tracks.