Nel 2006 alcuni ricercatori di Princeton hanno evidenziato, in uno studio serio e indipendente reperibile all’URL http://itpolicy.princeton.edu/voting/, alcune falle di sicurezza presenti nei touchscreen impiegati per il “voto elettronico” negli USA. Le stesse macchine usate per raccogliere circa il 10% delle preferenze nelle elezioni generali. Ecco il risultato della ricerca. Chiunque abbia accesso fisico a un apparecchio “Diebold AccuVote-TS” può sabotarne il funzionamento falsificando il conteggio dei voti in maniera pulita e invisibile. In 60 secondi: si apre la serratura del calcolatore/touchscreen con una chiave ricavata dal calco di un’altra chiave o addirittura da una sua fotografia (5 sec). Ora è possibile rimpiazzare il software preposto al conteggio con uno ad-hoc semplicemente sostituendo una memory card (40 sec). Dato che le macchine sono collegate in rete, risulta teoricamente possibile creare un programma-virus che infetti le altre AccuVote raggiungibili (10 sec). Negli ultimi 5 secondi… indovinate per chi vota la Diebold?!
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