By admin on 21 Marzo 2011
Songsmith è l’ultima trovata dei laboratori software di Microsoft. Lo scopo del programma è la generazione automatica di suoni: fornendo un input visuale o sonoro, viene generata una musica che si adatta ai dati in ingresso. Ad esempio, cantando in un microfono sarà creata in tempo reale una base strumentale ritmicamente compatibile con la voce. Il programma pare funzionare molto bene, ma ascoltando i brani ottenuti con Songsmith si rimane con un distopico senso di inquietudine. Tutto ciò che passa per questo malvagio software viene trasformato in una rassicurante composizione easy listening. Qualcuno ha provato a dargli in pasto la parte cantata di “ace of spades”, un brano sporco, veloce e distorto dei Motorhead. Il risultato va ben oltre il festival di Sanremo. Agghiacciante. Un altro esperimento fornisce come input i dati della crisi finanziaria. L’output è come una allucinazione da prozac. Nel Terzo Reich, questo sarebbe l’unico strumento consentito per fare musica.
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By admin on 21 Marzo 2011
Durante il suo recente viaggio in Inghilterra, Barack Obama ha pensato di portare in omaggio ai padroni di casa un pezzetto di cultura a stelle e strisce. Una collezione di 25 film in dvd per il premier e un iPod con musica e filmati per sua Maestà. Ma una brutta sorpresa attende tutti e due. Non appena Gordon Brown si siederà sul divano e tenterà di riprodurre un dvd americano con il suo inglesissimo lettore, sul televisore non apparirà nient’altro che la scritta “Wrong Region”. E Sua Maestà? immaginiamola mentre collega l’iPod al suo portatile Reale per aggiungere alla playlist un classico di Elton John. Una impertinente finestra la informerà che il dispositivo è sincronizzato con un’altra libreria iTunes, e che inserire dei nuovi contenuti comporterà la cancellazione di tutti i files esistenti sull’iPod. A entrambi non rimane che la possibilità di aggirare le restrizioni cercando un qualche oscuro e illegale trucco in rete, o ammucchiare gli inutili presenti con i portafogli ricevuti a natale.
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By admin on 21 Marzo 2011
A partire dal 2011 sarà vietata in Italia la distribuzione di lampade tradizionali, che saranno completamente sostituite con dispositivi più efficienti. Basate ancora sul principio totalmente obsoleto dell’incandescenza, le lampadine più comuni sono in qualche modo l’equivalente moderno delle torce usate dagli uomini primitivi. L’invenzione per eccellenza sarà presto sostituita dalla tecnologia LED (Light Emitting Diode), che presenta numerosi vantaggi in termini di dimensioni, consumo, durata e manutenzione, oltre a caratteristiche più intriganti come la possibilità di modulare il colore della luce emessa da un singolo LED. Mentre la città di New York sta già procedendo a una progressiva sostituzione dell’illuminazione pubblica – con notevole risparmio di denaro – i fanatici del fai-da-te del NYC Resistor si divertono ad esplorare le numerose possibilità delle luci del futuro, immaginando gioielli lampeggianti, patch indossabili e psichedeliche visioni luminose.
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By admin on 21 Marzo 2011
Suicide – s/t – (Red Star 1977)
Graceland, USA – 1977. Brutto, grasso e depresso, il Re del Rock cade in una pozza di vomito. Così muore Elvis Presley, il bravo ragazzo del r’n’r: in un cesso, vittima di una aritmia (!) cardiaca provocata da una overdose di psicofarmaci. Alan Vega e Martin Rev ne trafugano subito il cadavere e installano i suoi ultimi oscuri ricordi nella memoria di un androide di Blade Runner. Il duo pubblica a nome “Suicide” un disco sconvolgente. Su una base di drum-machine che oggi definiremmo tribal/techno, l’organo Farfisa di Rev innesta i più classici riff rockabilly. La voce nervosa di Vega incendia l’album, gelida come la luce blu di una fiamma ossidrica. Sarà un totale insuccesso commerciale e allo stesso tempo una miniera di ispirazioni da saccheggiare per decenni. “Suicide” preconizza la claustrofobia metropolitana del punk, le melodie della new wave, i suoni del synthpop… Con falsa ingenuità, Alan Vega nega tutto. “Non ci vedo nulla di avanguardia. Per me era solo il blues di New York City.”
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